“Il Tribunale non ha individuato, per i due gruppi criminali, alcuna mafiosità ‘derivata’ da altre, precedenti o concomitanti formazioni criminose” ne’ esempi di “mafiosità autonoma”. È quanto sottolineano nelle 3200 pagine di motivazioni della sentenza i giudici della decima sezione penale riguardo al processo cosiddetto ‘Mafia Capitale’.
Il giudice sottolinea di aver individuato “l’esistenza di due associazioni criminali, ciascuna priva di caratteri di mafiosità, autonoma o derivata”, e sottolinea “l’impossibilità di tenere conto, ai fini della configurazione del reato di cui all’art. 416 bis c.p, di eventuali condotte qualificabili come ‘riserva di violenza’ condotte che possono riguardare soltanto le mafie ‘derivate’, le uniche in grado di beneficiare della intimidazione già praticata dalla struttura di derivazione”.