La polizia ha arrestato un uomo nell’area di Moss, a Manchester, in relazione all’attentato di lunedì sera. Sono dieci in totale le persone arrestate, due delle quali sono state rilasciate. Secondo il Times, Salman Abedi, l’attentatore di Manchester, si preparava da almeno un anno per l’attacco. Abedi avrebbe aperto un conto bancario dodici mesi fa per acquistare i materiali per confezionare la bomba, e per non destare sospetti avrebbe fatto acquisti in due tornate in negozi di fai da te di Manchester, prima di partire per la Libia ad aprile.
Ieri gli agenti hanno fatto “arresti significativi” e hanno raccolto “elementi importanti” nell’indagine sulla rete che potrebbe aver aiutato l’attentatore a preparare l’attacco suicida al concerto di Ariana Grande, che lunedì ha provocato 22 morti e 116 feriti. In serata un’area nella vicina cittadina di Wigan è stata isolata e le case evacuate in via precauzionale per il ritrovamento di oggetti sospetti da parte della polizia. La premier Theresa May ha avvertito che il livello di allerta rimane “critico” e che “bisogna restare vigili”.
CONTINUANO LE INDAGINI. Secondo gli 007 tedeschi, l’attentatore di Manchester era all’aeroporto di Dusseldorf quattro giorni prima dell’attacco. Avrebbe viaggiato in Germania almeno due volte, e si sarebbe recato anche a Francoforte. E se non è ancora del tutto esclusa l’ipotesi che Abedi abbia fabbricato da solo l’ordigno usato per la strage, da Washington emerge un nuovo dettaglio: il presidente della commissione Sicurezza interna della Camera, il repubblicano Mike McCaul, rivela che l’esplosivo è dello stesso tipo di quello usato per gli attentati di Parigi e Bruxelles.