L’Unione europea “è largamente migliorabile, e tutti abbiamo la nostra parte nel farla funzionare meglio” e “le critiche, a volte ingenerose e infondate, affondano spesso le loro radici in alcuni limiti dell’agire dell’Unione che tutti abbiamo di fronte ai nostri occhi”. Nel giorno dell’anniversario dell’Unità d’Italia, Sergio Mattarella ospita al Quirinale i presidenti dei Parlamenti Ue e ribadisce la necessità di ritrovare l’essenza dell’Unione per programmarne il suo rilancio. Il messaggio è chiaro: l’Unione ha sicuramente qualcosa di cui rimproverarsi, ma ora è il momento di riscoprirne radici ed essenza della sua esistenza per il bene comune.
A una settimana dalle celebrazione del 60esimo dei Trattati di Roma il presidente della Repubblica ricorda: “La trasformazione che ha contrassegnato l’Assemblea di Strasburgo non nasce soltanto dalla prassi parlamentare. E’ qualcosa di più profondo che trae linfa dalle comuni radici, dalla nostra comune cultura, da un patrimonio di principi e sensibilità condiviso dai nostri popoli”. Secondo Mattarella si tratta di “una evoluzione che dimostra come il nostro Continente sia davvero una patria comune, innervata da valori e da idee che ne hanno forgiato l’identità e che rimangono sedimentati nell’intimo della comune coscienza europea”. Tutto questo trova la massima espressione del pensiero politico occidentale “nella democrazia rappresentativa” in cui tutti ci riconosciamo “fermamente e indistintamente”.
La rinascita dell’Europa passa attraverso l’unità d’Italia, Paese fondatore che non può sottrarsi dall’impegno anche di prendere per mano i paesi membri verso un percorso di rilancio. L’inquilino del Colle infatti, in mattinata, omaggia il milite ignoto del Vittoriano a Roma e ricorda che “celebrare l’Unità del Paese è occasione di festa e impegno comune, per rendere il nostro Paese più unito e più forte, condizioni di uno sviluppo solido, equo e sostenibile e contributo – da Paese fondatore – all’Unione europea per superare le attuali difficoltà”.
Mattarella poi richiama i cittadini al valore di patria: “Oggi è la Repubblica l’espressione più alta dell’unità degli italiani e della loro storia, con l’inno e la bandiera della nostra patria, simboli di un percorso che trae origine oltre un secolo e mezzo fa e giunge ai giorni nostri, sfidandoci ancora ad andare avanti e a rimuovere gli ostacoli che limitano diritti e opportunità, anzitutto alle generazioni più giovani”.