Roma, 28 feb. (LaPresse) – “Nel 2022, l’immigrazione irregolare verso l’Italia è stata caratterizzata, rispetto all’anno precedente, da un marcato aumento dei flussi su tutte le rotte marittime e terrestri. Il nostro Paese, in linea con gli anni precedenti, continua a rivelarsi la principale porta d’ingresso e transito di migranti irregolari nell’Unione Europea. Tale fenomeno, analizzato in una prospettiva olistica che ricomprende molteplici push e pull factors di lungo e medio-breve periodo, è altresì marcatamente agevolato da un attivismo criminale – di natura associativa o individuale – presente su tutte le rotte migratorie in grado di creare un ingente indotto economico che rende le relative attività di prevenzione e contrasto più ardue. Infine, le attuali aree di crisi umanitaria e di instabilità socio-politica continuano a spingere un notevole numero di persone a emigrare alla ricerca di migliori condizioni di vita”. È quanto si legge nella Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza, presentato oggi a Roma.
Migranti: 007, più sbarchi, difficile il contrasto
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