E’ necessario “dare piena dignità e diritto di cittadinanza a una componente fondamentale della nostra società”. Lo dicono Cgil, Cisl, e Uil parlando dei migranti in occasione della Giornata internazionale a loro dedicata. “Gli stranieri rappresentano quasi il 9% della nostra popolazione ed il 10,1% della nostra forza lavoro – dicono i sindacati – sono fondamentali per la tenuta economica italiana, soprattutto nel settore della cura alla persona, nel lavoro domestico, nel commercio, nel turismo e nella ristorazione, nell’agricoltura, nei trasporti e nella logistica e nell’edilizia. Contribuiscono alla costruzione del Pil italiano per oltre il 9% e senza il loro fondamentale apporto molte delle nostre imprese sarebbero in forte difficoltà”. Nonostante questo, “si frappongono molte barriere rispetto al pieno riconoscimento dei diritti e all’accesso ai servizi da parte degli stranieri, soprattutto per le donne per quanto riguarda la retribuzione, la condizione di lavoro e di accesso alla carriera”.
“Sono anni che il nostro Paese è alle prese con un declino demografico pericoloso – continuano Cgil, Cisl, e Uil – nonché con una crisi economica che ha spinto negli ultimi anni quasi 6 milioni di nostri connazionali ad emigrare all’estero, con quote crescenti tra i giovani. Non possiamo permetterci, dunque, di non valorizzare l’apporto dei cittadini stranieri. In questo quadro, oltre a costruire le condizioni affinché nuove famiglie possano andare a crearsi e sostenere quelle già formate, è necessaria la progettazione di un sistema di servizi adeguato che parta dalla prima infanzia all’adolescenza, nonché garantire un percorso professionale stabile per tutti i nostri cittadini, costruendo un mercato del lavoro inclusivo e di qualità”.
Cgil, Cisl, e Uil chiedono “alle autorità italiane ed europee di impegnarsi a dare ai cittadini stranieri la dignità che meritano, riconoscendoli pienamente alla pari degli altri. All’Europa chiediamo di modificare il regolamento di Dublino, contribuendo a costruire una maggiore condivisione rispetto all’accoglienza dei rifugiati ed una legislazione quadro organica e di stampo europeo in materia di immigrazione. Vanno messe al centro politiche che sostengano i canali legali d’ingresso, il rispetto dei diritti umani e la lotta al traffico delle persone ed allo sfruttamento”.
Come Cgil, Cisl, e Uil chiediamo “all’Italia di impegnarsi al perseguimento di questi obiettivi”.