Sono oltre 6 milioni i cittadini stranieri presenti in Italia nel 2022, in crescita di 88mila rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal 28° Rapporto sulle migrazioni di Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), presentato all’Università Cattolica di Milano. Il bilancio demografico – afferma Ismu – mostra quindi una moderata ripresa della crescita della popolazione straniera in Italia.
Calano irregolari in Italia: -2,5%
Nel rapporto si evidenzia anche un calo degli stranieri irregolari in Italia: sono 506mila contro i 519mila dell’anno precedente (-13mila, -2,5%). Il decremento, afferma l’istituto presieduto da Gian Carlo Blangiardo, è dovuto principalmente all’avanzamento delle pratiche relative alla sanatoria del 2020 in favore degli stranieri occupati in agricoltura, lavoro domestico e servizi alla persona. Il 2021 ha segnato anche un significativo aumento dei nuovi permessi di soggiorno (circa 242mila, +127% rispetto all’anno precedente).
Aumentano occupati, ma non cala la povertà
Aumenta l’occupazione lavorativa in Italia degli stranieri ma non calano i dati sulla povertà, prosegue la fondazione Ismu. Nel 2021 la povertà assoluta ha interessato il 30,6% delle famiglie di soli stranieri, quasi il 4% in più rispetto al dato rilevato nel 2020. Inoltre si osserva, sottolinea l’Istituto che si occupa di studi sulla multietnicità, che l’alta incidenza di famiglie immigrate in condizioni di povertà assoluta e relativa, anche tra gli stranieri regolarmente occupati, è la spia del diffondersi del lavoro ‘povero’, non più in grado di generare integrazione, ma che anzi produce disagio sociale. Le numerose criticità che caratterizzano il mercato del lavoro degli immigrati, afferma la Fondazione, evidenziano la necessità di una nuova governance dei processi migratori e di inclusione.
Nato in Italia il 67% degli studenti stranieri
Dal rapporto emerge inoltre che il 66,7% degli alunni con cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole della penisola sono nati in Italia. Per la prima volta in 40 anni, peraltro, diminuisce il numero di studenti con backgroud migratorio, con un percorso migratorio alle spalle: sono 865mila, in calo di 11.413 rispetto al precedente anno scolastico.