È in un clima teso che Angela Merkel riceve a Berlino il premier Giuseppe Conte, al suo secondo bilaterale europeo dopo l’incontro di venerdì all’Eliseo con il presidente francese Emmanuel Macron. La cancelliera tedesca, al suo quarto mandato, si trova nel pieno di una crisi tutta interna alla coalizione di governo esplosa proprio sul tema dell’immigrazione, che nell’ultima settimana è tornato al centro del dibattito europeo per il caso Aquarius e che dominerà il Consiglio europeo in programma per il 28 e il 29 giugno.
La frattura si è creata fra Merkel e i suoi alleati della branca bavarese Csu, guidati dal ministro dell’Interno Horst Seehofer. La cancelliera tedesca ha rifiutato l’ultimatum datole da Seehofer, il quale ha minacciato di chiudere da luglio le frontiere della Germania ai migranti se entro fine giugno i leader Ue non raggiungeranno un accordo sull’immigrazione. Merkel ha chiarito, invece, che in mancanza di un’intesa Ue per una soluzione europea “non c’è automatismo” sull’inizio dei respingimenti dei richiedenti asilo alle frontiere. “Ci atteniamo alla nostra posizione: nel caso in cui (il summit Ue di Bruxelles del 28 e 29 giugno ndr.) fallirà, sarà possibile respingere immediatamente (i migranti ndr.) alla frontiera”, ha affermato Seehofer. Ma la cancelliera ha replicato che non ci sarebbe alcuna chiusura “automatica” delle frontiere tedesche ai richiedenti asilo nel caso di un mancato accordo europeo.
Merkel ha invece accettato l’altro ultimatum di due settimane, che Seehofer le ha dato per trovare una soluzione europea che ponga fine agli arrivi di richiedenti asilo.
La cancelliera è stata isolata sulla scena europea dal ministro dell’Interno quando, questa settimana, Seehofer ha espresso la sua complicità con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e con il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini parlando di un “asse dei volenterosi” contro l’immigrazione illegale. Forse anche per questo, stando a quanto riporta la Bild, Merkel starebbe lavorando per organizzare un vertice speciale Ue con Grecia, Italia e Austria sulla crisi dei rifugiati, da tenersi prima del Consiglio europeo di fine giugno; sempre secondo la Bild, non è chiaro se Spagna e altri Paesi dei Balcani parteciperebbero alla riunione.
IL CONSIGLIO FRANCO-TEDESCO – Dopo il vertice con Conte, Merkel attende Macron e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. L’occasione è un incontro del Consiglio franco-tedesco, che riunisce diversi ministri dei due Paesi. I piani iniziali erano di destinarlo alla stesura di una roadmap franco-tedesca per la riforma della zona euro, da portare sul tavolo al summit di Bruxelles, ma è probabile che questo dossier verrà eclissato dal tema immigrazione. A tal proposito Merkel e Macron sono d’accordo sul fatto che la gestione dei migranti debba essere europea, ma i due non possono non fare i conti con il cosiddetto ‘asse dei volenterosi’ di Seehofer, Salvini e Vienna. Parlando a fianco di Conte venerdì all’Eliseo, Macron aveva lanciato su questo una frecciata: “Se i Paesi si mettono d’accordo per decidere qualcosa, è a livello di capi di Stato e di governo”, aveva detto quasi a voler scalzare dal dibattito Salvini e Seehofer, individuando invece come interlocutori Conte e Merkel.
FICO CONTRO ORBAN – Intanto Roberto Fico entra nel dibattito sul regolamento di Dublino e dice la sua sul tema delle quote. “Bisogna ridiscutere il regolamento di Dublino, è fondamentale. E occorre farlo con la Francia e con la Germania, mettendo fuori le posizioni estreme di Orban che non vuole le quote. Ma chi non vuole le quote deve avere le multe. Quindi, se Orban non vuole le quote deve essere multato”, ha detto il presidente della Camera, parlando a margine di un evento a Napoli.