Sono stati prosciolti dal tribunale di Trapani gli imputati per il processo Iuventa che vedeva l’equipaggio della nave ong Jugend Rettet accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il tribunale trapanese ha accolto la richiesta di non luogo a procedere che era stata avanzata dalla stessa Procura siciliana.
Msf: “Spazzati via sospetti su collaborazione con trafficanti”
“Accuse infondate! Si chiude così, dopo 7 anni di illazioni, l’indagine contro MSF e altre ONG accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il giudice di Trapani ha chiuso definitivamente il caso spazzando via qualunque sospetto di collaborazione con i trafficanti”. Lo scrive su X Medici Senza Frontiere, commentando la decisione del tribunale di Trapani di prosciogliere gli imputati nel processo che vedeva alla sbarra, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i componenti dell’equipaggio delle ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere.
Accuse infondate! Si chiude così, dopo 7 anni di illazioni, l’indagine contro #MSF e altre ONG accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il giudice di #Trapani ha chiuso definitivamente il caso spazzando via qualunque sospetto di collaborazione con i trafficanti.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) April 19, 2024
Save the Children: “A Trapani riconosciuta verità su nostro operato”
“Questa decisione, che arriva a conclusione di una vicenda giudiziaria durata quasi sette anni, riconosce la verità sul nostro operato e sull’impegno umanitario per salvare vite in mare”. Lo ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children, commentando la decisione del Giudice per l’Udienza preliminare del Tribunale di Trapani che ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati, tra cui uno dei team leader della missione umanitaria di ricerca e soccorso in mare nel Mediterraneo, lanciata dall’Organizzazione nel 2016 e 2017.
“Save the Children – prosegue – è sempre stata fiduciosa nella conclusione positiva di questa vicenda, nella piena coscienza che i membri dell’Organizzazione hanno sempre operato nella legalità, al fine di salvare vite in mare, rispondendo al proprio mandato umanitario e con il primario obiettivo di proteggere i soggetti vulnerabili, quali ad esempio minori non accompagnati e donne potenzialmente vittime di tratta e sfruttamento”. L’esito di questa udienza preliminare arriva dopo anni, nel corso dei quali, Save the Children ha continuato a confidare nell’operato della magistratura, mettendosi a disposizione per fornire ogni elemento utile per la ricostruzione dei fatti, affinché la verità potesse emergere. Al contempo l’Organizzazione ha rafforzato il proprio impegno sul territorio italiano nell’accoglienza ed inclusione dei minori migranti.
Legale Save the Children: “Emersa encomiabile professionalità ong”
“Nel corso dell’udienza è stato possibile illustrare e portare all’attenzione del Giudice tutti gli elementi di prova che hanno smentito categoricamente ogni accusa, come acclarato dalla richiesta di non luogo a procedere formulata dai pubblici ministeri. Sono inoltre emerse l’encomiabile professionalità e dedizione con le quali tutto il personale dell’Organizzazione, ed in particolare il team leader responsabile per la missione, ha operato per l’intera durata della stessa”. Lo ha dichiarato Jean-Paule Castagno, avvocato di Save the Children, commentando la decisione del tribunale di Trapani di prosciogliere gli imputati nel processo che vedeva alla sbarra, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i componenti dell’equipaggio delle ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere.