Non è una sfida scudetto, perché Madama è attardata dopo la falsa partenza di inizio stagione. Ma la posta in palio è alta e il fascino della sfida è intatto, nonostante a San Siro saranno presenti solo 5000 fortunati. Milan-Juventus non è decisiva per la corsa al tricolore e alla prossima Champions League, ma potrebbe dare una prima indicazione al campionato, a maggior ragione con la sosta per le nazionali all’orizzonte, che aumenta il peso specifico della posta in palio. Il Diavolo vuole presentarsi in scia all’Inter in vista del derby del weekend del 6-7 febbraio, i bianconeri intendono proseguire la loro rincorsa verso un piazzamento nell’Europa che conta. Passi falsi potrebbero costare cari, ma i due tecnici mantengono un profilo basso pur riconoscendo l’importanza della gara.
“E’ una partita bella da giocare, dispiace perché ci saranno solamente 5000 spettatori, questi grandi eventi sarebbe bello giocarli con gli stadi pieni. Purtroppo in questo momento non è possibile ma è sempre Juventus-Milan, è una partita importante per la classifica, bisogna fare bene”, ammette Massimiliano Allegri, che – al netto delle turbolenze per il rinnovo in standby – si gode un Paulo Dybala in crescita, come dimostrano i tre gol segnati nelle ultime quattro uscite. “Sta meglio fisicamente, è molto sereno, questo lo aiuta perché comunque è più libero nel giocare, ha meno responsabilità addosso, sono contento di quello che sta facendo – ha evidenziato – Credo che da qui a fine stagione ci darà molto”. Al pari di Arthur, tentato dalle sirene dell’Arsenal ma che il tecnico toscano si affretta a blindare, anche perché il brasiliano è in crescita e l’asse con Locatelli funziona, anche se per il crash test di San Siro sulla linea mediana dovrebbero esserci nuovamente Rabiot e McKennie. “La rosa è questa e rimarrà questa – ha ribadito ancora una volta – Non scordiamoci che Arthur veniva da sei mesi di inattività, è un giocatore importante”. In difesa tornerà Chiellini, che affiancherà de Ligt vista l’indisponibilità di Bonucci, sulla fascia destra probabile l’impiego di De Sciglio, in un ottimo momento di forma, con Cuadrado esterno alto. Un successo della Vecchia Signora aprirebbe scenari di classifica interessanti, ma Allegri vola basso. “Non bisogna pensare allo scudetto, racconteremo cose che non hanno senso. Ora abbiamo il Milan, dobbiamo guardare di partita in partita e vedere dove riusciremo ad arrivare – ha evidenziato – “Le prime quattro partite di campionato ci hanno messo nelle condizioni di dover rincorrere, poi è anche vero che con due partite fatte bene e sbagliate dagli altri puoi saltare addosso, ma in questo momento noi dobbiamo pensare al Milan”.
Anche Stefano Pioli non vuole sentir parlare di bivio o svolta nel presentare il match. “E’ una partita importante ma non sarà sicuramente decisiva”, assicura l’allenatore emiliano, che rispetto alle ultime uscite recupera qualche pezzo, soprattutto in difesa, ritrovando Calabria e Romagnoli, a cui si aggiunge il rientrante Bennacer, reduce dalla Coppa d’Africa ma già arruolabile. “La Juve sta dimostrando la sua forza, è imbattuta da 8-9 partite e sta cercando di recuperare punti. E’ la quinta in classifica, riuscire a vincere domani sarebbe molto importante. Non sarà sufficiente fare una prestazione normale, dovremo fare una prestazione di livello alto e ne abbiamo le capacità – ha ribadito l’allenatore del Milan nella conferenza stampa della vigilia – Mi aspetto una partita equilibrata. La Juve è in un momento positivo ma stiamo bene anche noi. Sarà una partita in cui combattere pallone su pallone”. Per farlo Pioli punterà su Ibrahimovic – Giroud potrebbe rivelarsi utile a gara in corso e non giocherà insieme allo svedese – con Leao, Brahim Diaz e Saelemaekers a supporto. In mezzo al campo torna dopo la squalifica Tonali, dietro subito nella mischia sia Romagnoli che Calabria. Per tenere viva la lotta per il tricolore il Diavolo ha bisogno di tutti.