Massimo impegno e sinergia per organizzare i Giochi ‘migliori di sempre’. L’Italia si compatta e a meno di quattro anni da Milano-Cortina 2026 chiama a raccolta ministri, governatori, sindaci e istituzioni sportive, tutti d’accordo su come dovranno essere le prossime Olimpiadi invernali. Sostenibilità dal punto di vista economico ambientale e sociale, flessibilità e massima efficienza gestionale per il rilancio del Paese, sono i principi cardine che sono stati più volte evidenziati nel corso dell’evento ‘Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: la diplomazia dello sport di fronte alle sfide globali’, organizzato dalla Farnesina per fare il punto sui prossimi Giochi. “Sono una sfida e una opportunità per Milano, per Cortina e per tutti i territori coinvolti, ma anche per il Paese intero perché lo sport è un’importante vettore di innovazione”, sono le parole con cui il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, ha dato il via all’evento. La Farnesina si dice pronta a promuovere i Giochi, “innanzitutto favorendo l’afflusso di spettatori da tutto il mondo per assistere a Olimpiadi e Paralimpiadi che si presentano totalmente sostenibili dal punto di vista ambientale. Milano Cortina 2026 può rappresentare una nuova fase di rilancio e ripresa del Paese”, ha aggiunto Di Maio secondo il quale mai come in questa fase storica, con il conflitto in Europa “si è dimostrata l’importanza di valori come il dialogo, la collaborazione, la lealtà e il rispetto della diversità, valori che difendiamo in ogni sede istituzionale e che ispirano i Giochi Olimpici e Paralimpici”. Per il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali i Giochi devono diventare “un modello da cui ripartire puntando a lasciare una concreta eredità ai cittadini di oggi e di domani e questo è anche l’obiettivo dei fondi del Pnrr, che il Dipartimento per lo Sport sta gestendo per la costruzione e la rigenerazione degli impianti sportivi in tutta Italia”. La sfida dunque è chiara, innovare per crescere e dare una svolta al Paese. Con l’ambizione di stupire il mondo. E per vincere si devono fare le cose “non bene ma molto bene” come ha sottolineato Giovanni Malagò, presidente del Coni, che lancia la sfida: “Dobbiamo organizzare i migliori Giochi invernali di sempre. Il 24 giugno del 2019 abbiamo vinto una partita impossibile perché all’inizio non eravamo neppure candidati, ma abbiamo saputo cogliere le debolezze di alcune città”, ha proseguito il numero uno del Coni, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026. “Devo ricordarmi quando il 19 settembre del 2016 la storia ci impose di fermarci, e a distanza di due anni e 9 mesi invece cogliemmo quell’opportunità tipica della genetica degli italiani. Abbiamo ricevuto la fiducia cieca dei governatori delle Regioni, sindaci e tutte le istituzioni coinvolte. Abbiamo fatto squadra, è stata una pagina non dico unica, ma sui generis”, ha proseguito Malagò. L’obiettivo è non sprecarla. L’Olimpiade, che si stima potrà avere un impatto economico di circa 4.3 miliardi di euro e 36.000 posti di lavoro per Lombardia e Veneto, appare lontana ma il tempo in realtà è poco. E ad invitare a dare una accelerata è il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: “Dobbiamo essere più coinvolti e trasparenti. Nessuno deve essere escluso e dobbiamo recuperare qualche ritardo nel campo delle infrastrutture tenuto conto che la società è stata costituita solo lo scorso novembre. Dobbiamo correre”. Per Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, “si sta investendo per l’eredità, non solo per la manifestazione sportiva”. La sfida è importante e la tradizione è da rispettare, come ha sottolineato Vincenzo Novari, ad della Fondazione Milano-Cortina, che ha un sogno: “Il 15 marzo del 2026 quando si spegnerà il braciere paralimpico, vorrei che tutta la comunità internazionale dirà: però questi italiani… “.
Milano-Cortina: l’Italia fa squadra, che siano i Giochi migliori di sempre
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