Milano, 8 giu. (LaPresse) – Marco D’Annunzio, il “dirigente medico infettivologo” del “centro Crh-Mts di Ats Milano Città Metropolitana” di viale Jenner, specializzato in malattie a trasmissione sessuale, finito oggi agli arresti domiciliari agiva con “spregiudicatezza” nel commettere abusi sulle sue pazienti. È quanto scrive il gip Giulio Fanales in un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto gli arresti domiciliari per l’infettivologo. “Nonostante le dimissioni presentate dall’odierno indagato – scrive il gip – infatti, la portata degli episodi di reato posti in essere dal D’Annunzio si presenta della massima gravità ed evidenzia l’attitudine criminale dello stesso: quest’ultimo, invero, è stato meramente agevolato dalla propria qualifica professionale nella commissione degli abusi, ma ben potrebbe, fuori dal contesto sanitario, trovare facilmente ulteriori occasioni per commettere reati della stessa natura”. “La spregiudicatezza dell’indagato è desumibile dall’assenza di qualunque tipo di scrupolo di essere scoperto – scrive ancora il gip – dal momento che i luoghi in cui si sono realizzati quasi la totalità dei fatti di reato sono proprio gli ambulatori della struttura, ambienti facilmente accessibili dal resto del personale sanitario”.
Milano: gip, medico arrestato spregiudicato, abusava sua posizione
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