Milano, 24 mag. (LaPresse) – Le indagini della Procura di Milano si allargano alla rete nella quale si muoveva Antonio Di Fazio, l’imprenditore farmaceutico accusato da una studentessa 21enne di aver abusato di lei dopo averla narcotizzata. Il fondatore della Global Farma, da quanto si apprende in ambienti giudiziari, avrebbe potuto contare su una rete di collaboratori e persone a lui vicine che gli segnalavano studentesse da avvicinare, con la scusa di un colloquio per uno stage. A tutte l’uomo offriva un caffè o una bevanda, a cui aggiungeva forti dosi di benzodiazepine. Quando le giovani erano stordite, poi, abusava di loro. Le foto nitide ritrovate nei suoi telefoni, pc e altri device, che ritraggono ragazze seminude e incoscienti sono una sessantina, ma gli investigatori stanno cercando di recuperarne molte altre. Gli abusi, da quanto si è saputo, andrebbero avanti da anni.
Milano, Procura indaga su rete imprenditore, abusi per anni
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