Con la fase finale delle qualificazioni e i sorteggi ormai designati, l’operazione Brasile 2014 è definitivamente cominciata. Quello che manca se mai sono altre certezze: in Brasile si parla ancora di preoccupazione per le tifoserie, di popolazione in subbuglio, di manifestazioni di piazza per le spese eccessive a fronte di investimenti in diminuzione sul fronte dell’istruzione e della sanità. Sta di fatto che il Mondiale è alle porte e proprio questa settimana, con alcune amichevoli assolutamente interessanti che cominceranno a svelare alcune delle carte che i CT per ora continuano a tenere per se, possiamo dire che il viaggio verso il Mondiale è iniziato.
L’Italia affronterà la Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica per un test significativo (ma non troppo) che serve soprattutto a fare squadra: a creare quella spina dorsale, quel gruppo, che alla fine è sempre stato la grande differenza nell’Italia che in passato ha saputo vincere, con Bearzot e con Lippi e che Prandelli ha cercato di mantenere al centro dell’attenzione pur con presupposti diversi. Il concetto di codice etico, di salvaguardia dell’insieme ha funzionato: e bisogna dire che Prandelli le regole le ha fatte rispettare davvero a tutti. Da Balotelli in giù.
Un’occhiata al calendario ci dive che esattamente oggi mancano 100 giorni all’inizio del Mondiale. Una sorta di conto alla rovescia… Secondo molti tecnici italiani che sono stati intervistati in questi giorni in una sorta di sondaggio gigante il Brasile è il favorito d’obbligo. Facile dirlo. Giocano in casa. Ma per quello che si è visto fin qui si parla di una squadra che ruota attorno a due grandi personalità: quella di Neymar, a volte burrascosa, e quella rassicurante del tecnico, Felipe Scolari, cui si chiede di fare da generale in campo, maestro, pompiere e capo delle cerimonie. Comunque al momento il Brasile è dato a 4 con Argentina (6) Germania (7) e Spagna (8.50) a poca distanza.
Pochi credono nella Francia e nell’Italia (date a 20) e ancora meno nell’Olanda che però ha condotto un girone di qualificazione straordinario. Molto ovviamente dipende dai sorteggi dei gironi che vedono il Brasile agevolato mentre Spagna e Olanda, finaliste dello scorso torneo, sono paradossalmente nello stesso girone. Cento giorni di attesa e di chiacchiere in attesa che parli il campo che per ora ci dice che ci sono infortunati gravi che forse non giocheranno (Falcao) e squadre ancora alla ricerca di un modulo certo. Le amichevoli qualche indicazioni dovranno pur darla. Ma oggi, chi vuole cimentarsi nei panni di Nostradamus si accomodi.
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