Gli italiani hanno speso a tavola quasi 2,3 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale che quasi nove italiani su dieci, 88 per cento del totale, hanno trascorso a casa con parenti o amici. E’ il bilancio stimato dalla Coldiretti che conferma, con un aumento del 5 per cento rispetto allo scorso anno, come gli italiani non rinuncino all’appuntamento più tradizionale dell’anno.
A prevalere è stato il Made in Italy, con i cibi esotici e fuori stagione praticamente scomparsi dalle tavole dove invece si sono affermati, sottolinea la Coldiretti, il bollito, i polli arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
Appena il 10 per cento degli italiani si è invece recato al ristorante, mentre il 2 per cento ha preferito gli agriturismi. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci, l’89 per cento, a pari merito con la frutta locale di stagione mentre il panettone con il 75 per cento batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 72 per cento.
La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menù a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata, conclude la Coldiretti, in 800 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 400 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 300 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 400 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 per pasta e pane e 100 milioni di euro per formaggi e uova.