L’Italia ha vinto i Campionati Europei di calcio una sola volta, nell’ormai lontano 1968 in casa, ma sognare non costa nulla. Dopo il percorso netto nelle qualificazioni, la nuova Nazionale di Roberto Mancini punta domani contro l’Armenia a chiudere il girone a punteggio pieno e portare a undici la serie record di vittorie consecutive. Il ct guarda oltre, però, e nella sua testa è già iniziato il percorso di avvicinamento alla fase finale di Euro 2020 dove l’obiettivo degli Azzurri è tornare ad essere protagonisti ai massimi livelli. “Abbiamo un Europeo da giocare e vogliamo arrivarci al massimo”, ha dichiarato il ct da Palermo. “Vogliamo fare qualcosa di speciale”, ha aggiunto Mancini in conferenza stampa.
Qualcosa di sensazionale, però, i suoi ragazzi lo hanno già fatto e non era scontato: battere il record di vittorie consecutive del leggendario ct Vittorio Pozzo. Ma guai a fermarsi. “Non mi aspettavo 10 vittorie, ma di qualificarmi. L’obiettivo non era subito di vincere, ma fare qualcosa di diverso per riportare i tifosi intorno alla Nazionale e dare la possibilità ai giocatori di fare un calcio vincente”, ha dichiarato ancora il ct. “Se ci fossimo riusciti, poi i risultati sarebbero stati la conseguenza. Non vogliamo vincere speculando, ma facendo la partita offensiva anche rischiando di concedere qualcosa. Questo i giocatori lo hanno assimiliato abbastanza velocemente”, ha aggiunto.
E questi saranno i dettami anche quando arriveranno avversari di livello superiore, inevitabilmente. “Il modo di giocare sarà questo fino alla fine, non importa l’avversario. Con il Portogallo a Milano abbiamo dominato 75 minuti e potevamo benissimo vincere in casa. La mentalità deve essere questa e non cambierà”, ha ricordato il ct. “Siamo migliorati partita dopo partita, ma possiamo ancora colmare delle lacune da qui all’Europeo. Si è creato un buon feeling, sia dentro che fuori dal campo. C’è un gruppo che ci crede, cosa che solitamente in Nazionale non accade. Dobbiamo fare tesoro di questa fortuna”, ha concluso Mancini.
Sulla stessa lunghezza d’onda è capitan Leonardo Bonucci, che sempre in conferenza ha detto: “Torneremo fra le big d’Europa quando dimostreremo di aver salito quei gradini che ci mancano per competere con chi ha fatto la differenza a livello mondiale negli ultimi anni come Spagna, Germania e Inghilterra. Ci manca ancora un po’ di esperienza”. Per il capitano azzurro domani sarà la partita numero 95 con la maglia azzurra, ma lui guarda oltre. “Il mio obiettivo è arrivare alle 100 presenze”, ha ammesso. Nel frattempo non sta facendo rimpiangere Giorgio Chiellini. “L’infortunio di Giorgio ha acceso in me qualcosa di importante, il mio obiettivo era tornare quello del passato perchè negli ultimi anni non avevo dato il massimo per una serie di situazioni difficili. Ora ci sto riuscendo”, ha concluso Bonucci.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo domani al Renzo Barbera, Mancini non si è sbilanciato e si è preso ancora qualche ora prima di sciogliere le riserve. Sicuramente ci saranno diverse novità, anche perchè “i giocatori più freschi dovranno andare forte perchè devono farmi vedere che ci possono stare”. Così spazio in porta a Sirigu, idolo di Palermo. In difesa potrebbero partire Di Lorenzo a destra con Romagnoli al centro al fianco di Bonucci e Biraghi a sinistra. A centrocampo spazio a Zaniolo e Castrovilli ai lati del regista Jorginho. In attacco Immobile al posto di Belotti, con Chiesa ed El Shaarawy ai lati. Nella ripresa spazio quasi certamente anche per Mandragora e Orsolini, così come per Tonali.