Il sindaco di New York, Bill de Blasio, annuncerà oggi una causa nei confronti di cinque grandi compagnie petrolifere, sostenendo che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale abbiano causato l’uragano Sandy e i suoi catastrofici effetti, e chiedendo risarcimenti e il pagamento delle contromisure pari a 19 miliardi di dollari cui la città ha dovuto fare ricorso. Secondo Politico, che cita due fonti informate ma non elenca i nomi delle aziende, de Blasio chiederà anche a vari fondi pensione della città di disinvestire dalle compagnie petrolifere, con il sostegno del City Comptroller (revisore dei conti, ndr) Scott Stringer. Questi già in passato, ricorda Politico, aveva chiesto di disinvestire dal carbone e di recente aveva proposto di ricorrere a nuovi settori d’investimento.
Solo alcuni giorni fa il Comptroller dello Stato, Tom DiNapoli, aveva affermato di ritenere che gli investimenti dei fondi pensione nel settore petrolifero dovessero essere mantenuti, allo scopo di aver voce in capitolo nelle sue politiche. Sino a dicembre Stringer era stato dello stesso avviso, nonostante le pressioni dei gruppi ambientalisti. Politico ritiene, tuttavia, che sia de Blasio sia Stringer starebbero lavorando sulle proprie posizioni politiche in vista il primo di un ruolo a livello nazionale e il secondo per una possibile candidatura a sindaco.
New York ha 520 miglia di costa e un numero di abitanti in zone ad alto rischio di allagamento maggiore di qualsiasi altra città americana. Nelle prossime settimane l’Agenzia federale di gestione delle emergenze (FEMA) e le autorità newyorkesi lavoreranno insieme, per la prima volta da trent’anni, per rivalutare le mappe in funzione dei rischi legati agli effetti del cambiamento climatico, all’innalzamento del livello dell’acqua e a possibili future devastanti tempeste.