(LaPresse) Rimane ancora altissima la tensione nel Golfo, dopo l’attacco dei giorni scorsi a due petroliere. Teheran ha convocato l’ambasciatore britannico, respingendo le accuse di Londra e Washington mentre si allarga il fronte anti-iraniano. I sauditi si accodano alle accuse e chiedono una “risposta rapida”, pena il rallentamento delle forniture di petrolio. “Il regime iraniano non ha rispettato la presenza a Teheran del premier giapponese, anzi ha risposto ai suoi sforzi di mediazione attaccando le due petroliere, una delle quali era nipponica”, le parole del principe ereditario Mohamed bin Salman.
Oman, Riad: “Iran responsabile dell’attacco alle petroliere”
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