Pier Carlo Padoan non è affatto ottimista sulla risposta che arriverà oggi da Bruxelles sullo stato dei conti pubblici italiani. “Mi aspetto che la Commissione europea ponga le premesse per una possibile procedura di infrazione – dice in un’intervista a LaPresse il predecessore di Giovanni Tria a via XX settembre – che poi sarà discussa tra qualche giorno dall’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia”.
Questo cosa significa per l’Italia?
Significa che il Paese deve rimettersi in carreggiata, che mi sembra abbia perso perché la crescita non c’è più, la finanza pubblica non è controllata. Bisogna avere un’idea di lungo termine su dove portare il Paese.
Eppure Tria dice che non sarà necessario sforare i conti pubblici, e che il bene più prezioso è la fiducia…
Sono d’accordo che il bene più prezioso è la fiducia, ma per avere fiducia il governo deve dimostrare di avere strategie di lungo termine e questo non ha a che vedere con sforare o non sforare, con la capacità di tenere sotto controllo la finanza pubblica ma ha a che fare con la capacità di creare la crescita come è avvenuto in passato e adesso non avviene più.
Servirà una manovrina? Anche prima di andare al voto?
Innanzitutto bisogna vedere quando si va al voto. Bisogna avere idee chiare su come fare una legge di bilancio molto complicata.
Il governo sarà in grado di farla o sceglierà di ‘buttare la palla in tribuna’?
Mi sembra che sino ad ora questo governo sia stato in grado di fare assai poco. Ha portato il Paese alla crescita zero e la finanza pubblica fuori controllo.
Quante risorse serviranno?
I conti sono già fatti. Tanto per cominciare a lavorare ci vogliono 35-40 miliardi, le cifre già ci sono.
Quindi ritiene impossibile fare la Flat tax senza aumentare l’Iva?
Se si mette la Flat tax ci sono almeno 15 miliardi in più da aggiungere ai soldi che sono necessari per evitare l’aumento dell’Iva e per finanziare la spese correnti che già sono in bilancio.
Rischiamo di fare la ‘fine della Grecia’? Ci siamo avvicinati parecchio negli ultimi giorni…
Io spero di no e credo di no ma è un fatto che in questo momento rischiamo di avere uno spread più alto della Grecia sui tassi di interesse. Già è avvenuto l’altro giorno sui tassi a cinque anni quindi siamo, purtroppo, sulla buona strada.
Oggi M5S e Lega hanno litigato sullo Sblocca cantieri. Giusto sospendere il codice appalti?
Mi sembra che siamo di fronte all’ennesima scorciatoia, per sbloccare i cantieri serve un accordo nel Governo, perché le risorse ci sono, bisogna mettere in moto le procedure tecniche. Non c’è bisogno di sospendere leggi che ci sono.
Zingaretti ha detto che il Pd è pronto al voto. Tenendo sempre sott’occhio la stabilità dei conti quando è meglio votare?
E’ opportuno andare a votare presto, perché in questo momento il Paese non ha un governo. E’ bene che ci siano le condizioni per un governo stabile.
Anche in estate?
Questo lo deciderà il presidente della Repubblica.