Un pensiero ai popoli in difficoltà e la lode per gli umili, “potenti non perché sono forti”. Papa Francesco è sorridente quando si affaccia puntualissimo alle 12 dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano.
“Portando Gesù, la Madonna porta anche a noi una gioia nuova, piena di significato; ci porta una nuova capacità di attraversare con fede i momenti più dolorosi e difficili; ci porta la capacità di misericordia, per perdonarci, comprenderci, sostenerci gli uni gli altri”, esordisce il pontefice nell’Angelus nella solennita’ dell’Assunta. Poi sottolinea come “Maria è modello di virtù e di fede. Nel contemplarla oggi assunta in Cielo, al compimento finale del suo itinerario terreno, la ringraziamo perché sempre ci precede nel pellegrinaggio della vita e della fede. E le chiediamo che ci custodisca e ci sostenga; che possiamo avere una fede forte, gioiosa e misericordiosa; che ci aiuti ad essere santi, per incontrarci con lei, un giorno, in Paradiso”, ha aggiunto il pontefice”.
L’attenzione per Bergoglio rimane sempre però sull’attualità internazionale: “A Maria Regina della pace, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare ancora una volta le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo soffrono a causa di calamità naturali, di tensioni sociali o di conflitti”. Nella domenica di Ferragosto i fedeli accorsi a San Pietro scoprono anche le qualità dell’umile, perché “grandi cose Dio ha fatto con lui. L’umilta’ e’ come un vuoto che lascia posto a Dio. L’umile e’ potente non perchè è forte: e’ questa la grandezza dell’umiltà”. Poi il quesito rivolto a tutti: “Vorrei domandarvi e rispondiamoci in silenzio: come va la mia umilta’? Ognuno si risponda nel proprio cuore”.