Italia fanalino di coda Ue per quanto riguarda la crescita nel 2019 e nel 2020. La Commissione europea ha annunciato di aver rivisto al ribasso le stime sul Pil italiano dal +1,2% precedente a +0,2%. Da segnalare che i dati Istat della scorsa settimana hanno messo in evidenza che l’Italia è scivolata in recessione tecnica nel quarto trimestre del 2018, con il Pil che, sceso dello 0,2%, ha riportato il calo peggiore degli ultimi cinque anni, sconfessando clamorosamente l’ottimismo del governo M5S-Lega, che prevede un’espansione per quest’anno dell’1%.
Il dato complessivo per l’eurozona è visto al +1,3% nel 2019 e al +1,6% nel 2020, mentre per la Ue a 27 (cioè senza il Regno Unito) è rispettivamente al +1,5% e al +1,8%. Il Paese con la crescita maggiore dovrebbe essere l’Irlanda, con un +4,1% quest’anno e un +3,7% nel prossimo. Subito sopra all’Italia si posiziona la Germania, con un +1,1% nel 2019 e un +1,7% nel 2020.
Le prospettive per quanto riguarda la crescita del Pil italiano sono caratterizzate da una “alta incertezza”. Lo si legge nelle previsioni d’inverno della Commissione europea. “Una crescita economica globale più debole del previsto e l’impatto di una maggiore incertezza politica sul sentiment e le condizioni di finanziamento del settore privato potrebbero portare a un rallentamento più protratto”, si legge nel documento.