Un forte temporale si è abbattuto sul festival Alta felicità in corso a Venaus in Val Susa. Pioggia e forti raffiche di vento sul campeggio No Tav che hanno provocato un fuggi fuggi generale. Dagli altoparlanti gli organizzatori hanno invitato alla calma, confermando la partenza della marcia verso il cantiere di Chiomonte prevista per le 13,30 di oggi. I vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrere cinque ragazzi partecipanti al campeggio rimasti bloccati in una isoletta nel torrente Cenischia a causa di un’onda di piena. E’ accaduto ieri e per l’intervento in soccorso ai giovani, che hanno avuto solo momenti di paura, ma non problemi sanitari è stato attivato un elicottero.
La tradizionale ‘passeggiata’ tra i boschi della Val Clarea, da Venaus fino al cantiere Tav di Chiomonte, appuntamento fisso del festival Alta felicità, si è trasformata in “una delle manifestazioni più importanti a livello nazionale”, ha detto ieri il questore di Torino, Giuseppe De Matteis. Nonostante i militanti No Tav promettano “una marcia pacifica”, il via libera alla Torino-Lione ha inevitabilmente acceso i riflettori sulla lotta in Val Susa. Oltre a inasprire i rapporti già non facili tra i due alleati di governo. Il Viminale ha dispiegato 500 agenti durante il week end e il ministro Matteo Salvini ha promesso “tolleranza zero” contro qualsiasi atto di violenza. “Ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero ma nessuna violenza sarà tollerata, né resterà impunita”, ribadisce da giorni il vicepremier leghista. “Io spero sia una manifestazione bagnata ma partecipata, fatta con la testa e non con la pancia perché chi oggi tira una pietra, una castagna o qualunque cazzata sappia che lo fa solo per fare un regalo a Salvini, non certo per il movimento, non certo per il no tav”, ha detto questa mattina Alberto Perino leader storico del movimento No Tav,
Da giovedì, quando si è aperto il festival di concerti ed eventi che da anni riunisce in valle i sostenitori del ‘No’ alla Torino-Lione, circa 2mila persone hanno già raggiunto il campeggio di Venaus e almeno altrettante arriveranno in vista della marcia prevista sabato alle 13.30: “Ci aspettiamo 100mila presenza al festival” annunciano gli organizzatori. Prefettura torinesi che temono rappresaglie anche contro gli esponenti pentastellati, accusati di aver tradito le ragioni del Movimento No Tav, da sempre sostenute. “Io credo che il M5S non abbia rinnegato l’inutilità della Tav, anzi, per noi la Torino-Lione è inutile, poi possiamo farla in altre regioni”, spiega il leader politico M5S e vicepremier Luigi Di Maio che da mercoledì ribadisce come il sì di Conte alla Tav non si traduca con una rinuncia dei 5 Stelle alla propria identità: “se avessimo il 51% in Parlamento l’avremmo fermata”, aggiunge, “solo che abbiamo la maggioranza relativa, il 33%, e ce la metteremo tutta”.
Oltre alla delusione nei confronti dei 5 Stelle, nel mirino dei No Tav ci sono gli obiettivi di sempre: Renzi e Salvini. “Nel pomeriggio è giunta la notizia che Salvini è preoccupato. Se è così, noi siamo contenti!”, si legge nella pagina Facebook del movimento No Tav, in un post dedicato all’inizio del Festival. “Siamo al quarto anno e come e più di prima il coinvolgimento dei no tav di tutta Italia si percepisce sin dal primo giorno, con lo spirito che ci contraddistingue da sempre: determinazione, serenità e consapevolezza di essere dalla parte giusta”, scrivono. E sugli scontri previsti alla marcia verso il cantiere i militanti mettono le mani avanti: “Tutto dipenderà dall’atteggiamento delle forze dell’ordine”. Pioggia e temporali previsti permettendo.