(LaPresse) Nel processo a carico dell’agente di polizia Derek Chauvin per la morte di George Floyd, la difesa del poliziotto ha sostenuto nella sua arringa finale non solo che Chauvin ha agito in modo “ragionevole”, ma che Floyd è morto per causae “multifattoraili” tra cui una malattia cardiaca e per l’uso illegale di un cockstail di famaci fentanil e metanfetamina. “Guardiamo questa foto – dice l’avvocato -. C’è qualcosa nella bocca del signor Floyd. È gomma? È banana? È droga? Nessuno lo sa, giusto. Ma indipendentemente dal fatto che si tratti di droghe, banane o gomme da masticare, in questo incidente, sappiamo che c’erano pillole in macchina, giusto? Sappiamo che c’erano droghe in macchina. Sappiamo che quelle pillole, successivamente testate, risultarono essere una combinazione di metanfetamina e fentanil. Ecco cosa c’era nel corpo di Floyd. È rilevante”, ha concluso.
Processo Floyd, legale Chauvin: “Morte per diversi fattori, in auto aveva droghe”
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