Due passaggi di turno in fotocopia per il Rabotnicki in questa edizione di Europa League. Sconfitta in trasferta, rimonta in casa. Questa volta ci ha pensato il calendario a cambiare la storia e i macedoni dovranno iniziare il terzo turno davanti ai propri tifosi. Il sorteggio non è stato benevolo, a Skopje arrivano i turchi del Trabzonspor, sulla carta formazione superiore, ma finora i ragazzi di Shota Arveladze non hanno impressionato.
QUI RABOTNICKI Quattro anni fa il Rabotnicki divenne il primo club della Macedonia a raggiungere i play-off di una competizione europea e il centrocampista Dusko Trajcevski spera che la storia si ripeta. Le prestazioni interne con Flora Tallinn e Jelgava hanno mostrato un’ottima squadra, in gradi di ribaltare lo svantaggio dell’andata. Ora servirà una gara diversa, servirà vincere per poi chiudersi in difesa in Turchia. La stella è sempre Ilijoski, numero dieci, genio e sregolatezza dei ragazzi di Tomislav Franc. Occhio a Chuma Anene, promessa del calcio norvegese. Ottimi numeri interni dei macedoni, l’ultima sconfitta è datata 20 settembre 2014.
QUI TRABZONSPOR Doppia vittoria di misura contro il modesto Differdange, l’Europa League del Trabzonspor è iniziata col massimo risultato ottenuto con il minimo sforzo. Contro il Rabotnicji servirà qualcosa di più per strappare i tre punti in Macedona. Arveladze potrebbe mandare in campo qualche titolare in più, a partire da Oscar Cardozo o all’ex laziale Luis Cavanda. In campo anche l’ex Milan Kevin Costant. Ancora out per infortunio l’altro colpo di mercato, l’ex Siviglia M’Bia. Mancano i gol delle punte, tutte ancora a secco in questa competizione.
PRECEDENTI Primo incontro tra le due squadre.
PRONOSTICO L’1X a 1.90 stuzzica, così come l’Over 1.5 a 1.43.
Le probabili formazioni
Rabotnicki (4-4-2): Bozinovski; Cikarski, Ristevski, Ilievski, Siljanovski; Sahiti, Vujcic, Petrovic, Altiparmakovski; Anene, Ilijoski. All. Franc.
Trabzonspor (4-2-3-1): Kivrak; Dursun, Yumlu, Demirok, Cavanda; Medjani, Constant; Yilmaz, Ekici, Erdogan; Cardozo. All. Arveladze.