“Il mio cliente ha escluso categoricamente la sua partecipazione a un’altra azione violenta, del fatto che siano stati trovati altri oggetti sul corpo della vittima non ho alcuna conferma. Mentre è stato dichiarato che la rapina era stata fatta per trovare i soldi per andare in discoteca”. Queste le parole di Marino Bruno, avvocato difensore del complice 17enne del ragazzo che ha perso la vita dopo un tentativo di rapina a Napoli. “Lui ha confermato la versione del primo interrogatorio, sarà trasferito in comunità e dovrà riflettere sulla sua esistenza”.
Ragazzo ucciso a Napoli, avvocato amico: “Nessuna rapina precedente, il colpo serviva per i soldi per la discoteca”
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