Roma, 27 gen. (LaPresse) – “Il servizio pubblico non può dimenticare il senso e lo scopo della sua esistenza. E’ ‘pubblico’ perché fa parte della ‘cosa pubblica’ e perché si rivolge al ‘pubblico’, ovvero i cittadini telespettatori che non devono mai trovarsi nella condizione di dubitare dell’onestà intellettuale di chi gli offre un programma. Se ciò accade il servizio pubblico cessa di essere tale”. Lo scrive in una nota il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto commentando il licenziamento di Antonio Azzalini, il capostruttura di Rai1 licenziato perchè responsabile del countdown anticipato di Capodanno. “La nostra missione – spiega Campo Dall’Orto – è innanzitutto quella di essere credibili, di ripagare senza la minima eccezione il patto di fiducia che il nostro ruolo e la nostra missione prevedono sia intrattenuto con il cittadino. I cittadini, il pubblico, sono il fine e il motivo stesso della nostra esistenza. Mai, in nessun caso, possono essere strumento, peggio ancora se di tornaconto personale. Questo non va mai dimenticato”. “Ottenere qualche punto di share in più a scapito del rapporto fiduciario con i cittadini – aggiunge -, anche solo con uno di essi, non è ammissibile. La Rai è la casa di tutti ed è costruita proprio su questo legame fondamentale, difeso e custodito quotidianamente dall’impegno appassionato e competente di migliaia di professionisti che lavorano per il servizio pubblico. E’ su tutti questi valori che insieme continueremo a costruire il futuro della Rai”.
Rai, Dall’Orto: Inammissibile ottenere share a scapito cittadini
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Roma, 27 gen. (LaPresse) – “Il servizio pubblico non può dimenticare il senso e lo scopo della sua esistenza. E’ ‘pubblico’ perché fa parte della ‘cosa pubblica’ e perché si