Tentativo in extremis di Matteo Salvini che, secondo quanto si apprende, in mattinata si è recato all’ospedale San Raffaele di Milano per incontrare Silvio Berlusconi, ricoverato per controlli. Il leader del Carroccio secondo quanto viene riferito avrebbe provato a convincere il Cav a votare Marcello Foa dai commissari di Forza Italia in Vigilanza Rai. Tentativo evidentemente fallito. Il vicepremier Matteo Salvini, però, non perde le speranze: “Penso che il cambiamento arriverà a buon fine. Se c’è un problema di metodo lo supereremo, a me interessa il merito. Marcello Foa è una persona apprezzata e stimata in Italia e nel mondo, una persona libera. Nessuno ha paura di una persona libera, tranne il Pd – ha detto in diretta Facebook dall’Emilia Romagna – Se fosse per me qualcuno a livello di vertice indicato dai passati governi, se persona in gamba, obiettiva e super partes, dovrebbe continuare a fare il suo lavoro. Conto che Foa abbia il sostegno di tutto il centrodestra. Il parere che darò sarà di riconfermare la fiducia a Foa”. Poi sulla visita al Cav ha precisato: “Stamattina mi sono alzato alle 5 per andare a salutare Berlusconi in ospedale. Era una visita dovuta alla stima e all’affetto, e non a ragionamenti politici, che di certo non si fanno in ospedale”.
Alla fine, quindi, si è consumato lo strappo nel centrodestra tra FI e Lega sul presidente Rai: il partito di Berlusconi, così come Pd e Leu, non ha partecipato al voto in commissione di Vigilanza, chiamata a dare il parere vincolante sulla nomina di Marcello Foa alla presidenza di viale Mazzini. Serviva la maggioranza dei due terzi dei membri, hanno dato parere favorevole 22 commissari su 40(ne servivano 27), mentre il forzista Alberto Barachini, presidente dell’organismo di Palazzo San Macuto, ha votato scheda bianca.
In una nota congiunta delle capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, spiegano: “Altro che asse tra Pd e Forza Italia sulla Rai, l’unico asse di cui siamo profondamente rammaricati è quello che si è creato in violazione della volontà popolare – e nello specifico in violazione dello spirito della legge sulla Rai – tra Lega e Cinquestelle. È un asse che al governo sta provocando gravissimi danni al Paese con il decreto dignità che metterà in ginocchio migliaia di imprese e porterà al licenziamento di decine di migliaia di lavoratori, con il blocco delle grandi opere e la pessima gestione dell’Ilva – aggiungono – Forza Italia è sempre stata ed è sempre disponibile al confronto. E anche sulla Rai sarà disponibile a confrontarsi sul metodo e sui profili più adatti a ricoprire la carica di presidente. Forza Italia nasce per cambiare il Paese ma non è con le violazioni delle regole democratiche o con le imposizioni e le forzature che si realizza il cambiamento. A guidare la nostra azione sono unicamente la lealtà e l’adesione totale al programma che gli italiani hanno votato il 4 marzo: quello è il cambiamento, non certo questa brutta copia che è al governo” concludono Gelmini e Bernini.