Inizia nella giornata di lunedì 14 maggio lo sciopero della fame indetto da Paola Regeni, madre di Giulio, in segno di protesta contro l’arresto in Egitto di Amal Fathi, moglie del consulente legale della famiglia del giovane ricercatore italiano torturato e ucciso al Cairo nel 2016.
Sulle pagine social dedicate alla vicenda di Giulio è stato pubblicato il comunicato sottoscritto da Paola Regeni e dal legale Alessandra Ballerini: “Da donne siamo particolarmente turbate ed inquiete per il protrarsi della detenzione di Amal, moglie del nostro consulente legale Lofty direttore dell’Ecrf. Da lunedì inizieremo un digiuno a staffetta chiedendo la sua liberazione immediata. Nessuno deve più pagare per la nostra legittima richiesta di verità sulla scomparsa, le torture e l’uccisione di Giulio. Vi chiediamo di digiunare con noi, fino a quando Amal non sarà finalmente libera. Noi siamo la loro speranza”.
Amal Fathi è stata arrestata venerdì, dopo aver pubblicato sui social network un video contro le molestie sessuali in cui ha criticato la condotta delle istituzioni nazionali egiziane. La notizia dell’arresto è stata diffusa dalla Commissione egiziana per i diritti e la libertà (Ecrf), fondata dal marito della donna, Mohamed Lotfy.