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Roberto Colaninno, chi era: dalla scalata a Telecom al rilancio di Piaggio

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

Con la scomparsa di Roberto Colaninno, se ne va uno dei protagonisti dell’industria e dell’economia del nostro Paese. È morto a 80 anni; li aveva compiuti il 16 agosto.
Dagli esordi alla fine degli anni ’60 alla Fiaam, un’azienda della sua Mantova che si occupa di componentistica auto, all’Olivetti e alla scalata alla Telecom dei ‘capitani coraggiosi’ fino all’Alitalia, la carriera di Colaninno era giunta al rilancio della Piaggio, rigenerata e quotata in Borsa.
Era presidente e amministratore delegato del gruppo motociclistico, una specie di secondo tempo del suo impegno professionale. ‘Il primo tempo’ – che è anche il titolo della sua biografia (fino al 2006), dove racconta anche la sua visione industriale – è dedicato in particolare a Olivetti e Telecom.

Da Olivetti all’Opa su Telecom

Alla Fiaam nel 1969 è prima direttore amministrativo e poi amministratore delegato. Nel 1981 fonda, sempre a Mantova, la Sogefi che sarà poi assorbita dalla Cir, la holding della famiglia De Benedetti. Nel 1996 viene nominato amministratore delegato di Olivetti. L’azienda famosa nel mondo per le macchine da scrivere e i computer aveva dato vita a Omnitel, la prima compagnia di telefonia mobile privata, e a Infostrada, che gestiva la rete fissa in alternativa a Telecom (all’epoca monopolista). In seguito, l’Opa su Telecom Italia del 1999, e della cordata dei ‘capitani coraggiosi’ (come vennero definiti dall’allora premier Massimo D’Alema), dopo che nel 1997 Romano Prodi aveva deciso di privatizzarla. Alla guida per alcuni anni, Colaninno si dimette in disaccordo con le scelte e le decisioni di altri azionisti.

L’acquisizione di Piaggio

Nel 2002 il manager mantovano acquisisce Immsi, società del settore immobiliare, che trasforma in una holding industriale: nel 2003 compra la Piaggio, e a fine 2004 ne incrementa la portata industriale prendendo i marchi motociclistici Aprilia e Moto Guzzi. Nel 2006 arriva la quotazione in Borsa. Da allora il gruppo Piaggio è cresciuto, diventando uno dei più grandi costruttori europei di scooter e moto. I marchi del gruppo sono Vespa, Piaggio, Aprilia, Moto Guzzi, Gilera, e Derbi; tra i veicoli commerciali leggeri, l’Ape e il Porter. Nel 2015 ha realizzato un centro di ricerca sulla mobilità, la Piaggio fast forward.
La holding Immsi è poi entrata anche nel campo della cantieristica navale comprando la Rodriquez cantieri navali di Messina e la Intermarine di Sarzana, e nel settore immobiliare e turistico, con l’Is Molas golf resort (progetto di sviluppo immobiliare in Sardegna).

Il tentato salvataggio di Alitalia

Nel 2008 Colaninno si impegna anche nel progetto Cai, Compagnia aerea italiana, per salvare Alitalia; è tra i soci fondatori della nuova società che acquisisce Alitalia e AirOne, e ne è stato presidente. Inoltre Colaninno è stato membro del consiglio di Mediobanca, Capitalia e altre istituzioni finanziarie, nonché del consiglio direttivo e della giunta di Confindustria.
Sposa nel 1969 Oretta Schiavetti; hanno due figli: il primo, Matteo, è vicepresidente esecutivo del gruppo Piaggio ed è stato deputato per tre Legislature; il secondo, Michele, è amministratore delegato e direttore generale della holding industriale Immsi, responsabile delle strategie di innovazione prodotto e marketing del gruppo Piaggio, e presidente di Acem (l’Associazione europea dell’industria motociclistica).
Ha ricevuto la laurea honoris causa in economia e commercio dell’università di Lecce, nel 2013 ha ricevuto il diploma di master h.c. in management, innovazione e ingegneria dei servizi dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Nel 2000 è stato nominato Cavaliere del Lavoro, e nel 2014 è stato insignito Ufficiale della Legion d’Honneur.

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