È mattino a Roma quando la famiglia assegnataria di una casa popolare in via Giovanni Porzio, nel quartiere del Trullo, arriva davanti al suo nuovo appartamento per prenderne possesso. Per loro, italiani di origini eritree, è un sogno che si avvera dopo mesi di attesa: un piccolo appartamento in affitto, a canone popolare, alla periferia sud ovest della Capitale che da tanto speravano.
La casa però è occupata, da una donna con un bambino, e il nuovo arrivo non va giù a una parte degli abitanti del quartiere: in strada una quarantina di persone mette in atto una protesta feroce, che nel giro di poco passa dalle grida e gli insulti al lancio di oggetti e sassi contro gli assegnatari e la polizia locale intervenuta sul posto per fermare i violenti e sgomberare gli occupanti.
A urlare contro chi vuole solo entrare in casa propria, ci sono donne del quartiere e diversi militanti del movimento di estrema destra ‘Roma ai romani’ che cercano di impedire fisicamente l’entrata in casa della famiglia.
ARRESTATI 5 MILITANTI DI ESTREMA DESTRA. Nel corso degli scontri, tre appartenenti alle forze dell’ordine rimangono feriti perché colpiti dai sassi e sono costretti a ricorrere alle cure del medico. Alla fine della mattina, quando i vigili riescono faticosamente a ristabilire l’ordine, cinque persone vengono arrestate per lesioni, resistenza e percosse a pubblico ufficiale: tra di loro c’è Giuliano Castellino, esponente di spicco dell’estrema destra capitolina.
RAGGI: NO PASSI INDIETRO DAVANTI A VIOLENZA NEOFASCISTA- “Roma non farà alcun passo indietro davanti agli atti di violenza neofascista – è il commento della sindaca Virginia Raggi – Queste persone hanno aggredito anche i vigili urbani e gli agenti di polizia, lanciando sassi e sampietrini. Hanno ferito alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine. Quanto accaduto è inaccettabile”.
“Io, la mia giunta e tutta l’Amministrazione capitolina siamo vicini alla famiglia e la abbracciamo forte – prosegue Raggi -. Siamo con voi e non vi lasceremo soli. Siamo fermamente convinti che l’inclusione e la legalità siano la strada da percorrere per non cadere nel buio dell’intolleranza”. Intanto le indagini proseguono, con l’analisi delle immagini girate dalla polizia scientifica, per individuare gli altri responsabili del violento episodio.