Un aereo di passeggeri di linea si è schiantato alla periferia di Mosca dopo essere decollato dall’aeroporto Domodedovo della capitale russa. Il Comitato investigativo russo ha aperto un’indagine.
L’aereo, un Antonov An-148 operato da Saratov Airlines, era diretto verso Orsk, città negli Urali, e si è schiantato nel distretto di Ramensky, fuori Mosca. Secondo le agenzie di stampa russe, a bordo viaggiavano 65 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Per loro non c’è “nessuna chance” di essere soprabvvissuti, ha affermato una fonte dei servizi di emergenza, parlando con l’agenzia di stampa russa Interfax.
Secondo le agenzie di stampa russe, dei testimoni hanno visto cadere l’aereo in fiamme verso il villaggio di Argunovo, a sudest di Mosca. I resti del velivolo sono disseminati su una superficie ampia intorno al luogo dello schianto, riporta Interfax. Una fonte del Domodedovo, che è il secondo aeroporto di Mosca, ha riferito che l’aereo è scomparso dai radar nei due minuti successivi al decollo.
L’An-148 aveva realizzato il suo primo volo nel 2004: questo velivolo per tratte brevi può trasportare fino a 80 passeggeri, su una distanza di 3.600 chilometri. Secondo i media russi, i soccorritori non sono riusciti a raggiungere il luogo dello schianto in auto e quindi sono arrivati sul posto a piedi. Il governatore della regione di Orenburg, dove l’aereo era diretto, riferiscono ai media russi che “oltre 60 persone” a bordo provenivano dall’area. Si stanno valutando diverse cause, compresi errore umano e condizioni meteo. Lo riferisce il ministro dei Trasporti russo, Maksim Sokolov, atteso sul luogo della tragedia.