Nuove grane per Ryanair. La compagnia low cost deve fronteggiare la protesta del sindacato tedesco dei piloti Vereinigung Cockpit, che chiede l’applicazione del contratto collettivo di lavoro, e dei colleghi irlandesi della sigla Ialpa, che incroceranno le braccia il prossimo 20 dicembre. L’offensiva dei piloti della compagnia arriva in scia all’annuncio di 20 mila cancellazioni di voli da parte di Ryanair, attribuita dal vettore guidato dall’a.d. Michael O’Leary a problemi regolamentari in Irlanda.
Il sindacato tedesco ha parlato di sciopero che inizia “da ora in poi in qualsiasi momento”, sottolineando che i piloti andranno avanti fino a quando Ryanair non aderirà al contratto nazionale. Il presidente del sindacato, Ingolf Schumacher, parla di “dumping sociale sistematico” da parte di Ryanair e si chiede “se non ora, quando ci sarà un’altra possibilità realistica per avere successo?”.
Ryanair rifiuta la rappresentanza sindacale, dicendo che preferisce negoziare direttamente con i dipendenti. La compagnia aerea ha inoltre tentato di sminuire la protesta in Irlanda, precisando che sarà facile “sconfiggere” lo sciopero. Infatti la decisione sarebbe stata presa in un voto che avrebbe coinvolto meno del 28% dei 300 piloti di Dublino, ha spiegato l’azienda, avvertendo che chi sarà “fuorviato” dall’iniziativa perderà i turni di lavoro più favorevoli e gli eventuali benefici retributivi. Ryanair, che ha concordato aumenti salariali in appena un terzo delle proprie 87 basi, ha precisato infine di non aver ricevuto alcuna notifica di sciopero in Germania.
In Italia l’Anpac ha proclamato nei giorni scorsi uno sciopero del personale di Ryanair di 4 ore dalle 13.00 alle 17.00 del prossimo 15 dicembre. Anche il sindacato italiano chiede l’applicazione del contratto collettivo di lavoro. Inoltre l’Antitrust italiano ha bacchettato all’inizio di dicembre Ryanair perché continuerebbe a non informare adeguatamente sui diritti dei passeggeri. Il procedimento avviato dall’Autorità potrà portare a una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 10.000 e 5 milioni di euro. La compagnia ha definito “senza fondamento” l’iniziativa, ricordando in una nota che “l’Enac ha già confermato che ‘non ci sono gli estremi per applicare sanzioni a Ryanair'”.