“Alle ore 10.00 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che Altaforte Edizioni non si piega alla logica del pensiero unico. Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d’espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura”, questa la reazione di Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice AltaForte, dopo l’esclusione dal Salone del Libro a causa delle sue esternazioni sul fascismo.
Sono stati Chiara Appendino e Sergio Chiamparino a presentare l’esposto contro Polacchi, ora indagato per apologia di fascismo. Ma il fondatore della casa editrice non accetterà in silenzio la rescissione del contratto per il Salone de Libro. “Faremo causa con i migliori avvocati civilisti d’Italia”, ha dichiarato Polacchi.