Andrej (Il’jans) Nikitin, l’uomo inizialmente scambiato per l’autore dell’attentato nella metropolitana di San Pietroburgo del 3 aprile, la cui fotografia era stata diffusa in un primo momento dagli inquirenti ai mezzi di comunicazione di massa, ha perso il lavoro, nonostante fosse stato subito rilasciato dalla polizia (dove si era presentato spontaneamente, dopo essersi riconosciuto sui giornali online) e nonostante sia considerato totalmente estraneo ai fatti.
È lui stesso a denunciarlo oggi, parlando con il portale musulmano russo di informazione IslamNews.ru. “Questa storia mi ha complicato moltissimo la vita. Ieri (4 aprile, ndr) non ho potuto volare a casa (da Mosca Vnukovo a Orenburg, ndr), perché gli altri passeggeri si sono rifiutati di viaggiare con me. E oggi ho perso il posto: il mio datore di lavoro a Niznevartovsk mi ha comunicato il mio licenziamento, motivandolo con una richiesta del Comitato regionale d’inchiesta”. L’uomo, che in passato era stato militare delle forze aeree, servendo anche in Cecenia, ed era stato congedato con il grado di capitano, dopo la conversione all’Islam lavorava come camionista in Siberia. L’ufficio stampa del Comitato regionale d’inchiesta del Circondario autonomo degli Chanty-Mansi ha negato, in una dichiarazione al giornale online russo Znak.com, qualsiasi coinvolgimento nella scelta del datore di lavoro: “L’informazione riportata da diversi mezzi di comunicazione di massa, secondo la quale, membri di questo ufficio si sarebbero rivolti al datore di lavoro di Nikitin con la richiesta di licenziarlo, non risponde al vero”.