E’ crollato spezzato da una frana un tratto del viadotto della autostrada A6, a circa 1,5 chilometri da Savona, all’altezza dell’abitato di Madonna del Monte, in direzione Torino. A causare il cedimento un grande smottamento nel costone della montagna. In Liguria, prostrata dal maltempo, il ricordo davanti alle immagini del crollo della carreggiata del viadotto della A6, di competenza della Autostrada dei Fiori, è andato subito alla tragedia del Ponte di Genova, ma dalle prime verifiche non sono risultate vittime nel cedimento nel savonese. “La imponente frana con una colata di 2 metri di fango ha travolto i pilastri, portando via 30 metri di campata di una carreggiata”, ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti.
C’è la segnalazione di un’auto che potrebbe essere rimasta coinvolta e continuano le ricerche. Il governatore della Liguria ha precisato che “non vi sono evidenze di questo al momento, ma non possiamo dire che non ci sia”. Vigili del fuoco da subito al lavoro con le unità cinofile per verificare quanto segnalato, anche visionando le telecamere della polizia stradale.
Una carreggiata è crollata, l’altra è rimasta in piedi e risulta “integra”, come riferito dal presidente della Regione dopo gli accertamenti di Autostrada dei Fiori. Ma il tratto resta chiuso fino a nuova disposizione in entrambe le direzioni di marcia, perché, spiega Toti, “l’intera area è interessata dalla frana e un corso d’acqua per l’evento franoso ha cambiato corso”.
Il lavoro ora è finalizzato a rendere agibile il lato che corre dal Piemonte verso Savona il prima possibile. Anche la strada che costeggia l’autostrada è franata. Quindi questo pezzo di Liguria, la Val Bormida, è raggiungibile solo da piccole strade comunali di difficile accessibilità, rimanendo praticamente isolata.
Per Toti occorre un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio: “non possiamo inseguire tutte le volte l’emergenza con danni così estesi, danno economico e rischio per le persone. Serve uno sforzo in più. Ci vuole un piano straordinario non del giorno dopo, ma del giorno prima, che ci garantisca”. Un piano straordinario per fare fronte a “una ondata di maltempo straordinaria. Nelle ultime 36 ore – rimarca Toti – sono caduti più millimetri d’acqua che nella alluvione del 2014. Stiamo parlando di un evento di proporzioni come non se ne ricordavano sulla regione”. La Regione chiederà lo stato di emergenza sulle aree coinvolte, un’estensione di quello già decretato dal Consiglio dei ministri. Intanto è previsto a Savona un sopralluogo da parte del ministro dei Trasporti Paola De Micheli.