Roma, 2 mar. (LaPresse) – Un eventuale chiusura delle scuole “non è assolutamente drammatica. Nel corso della pandemia di spagnola rimasero chiuse per oltre un anno, la differenza rispetto ad allora è che adesso i mezzi per acculturarsi, dalla tv ad internet, ci sono”. Lo dice a LaPresse il sociologo Domenico De Masi. “Non concordo con il piagnisteo sui poveri ragazzi che non vanno a scuola. E’ un problema più per gli adulti, divisi fra smart working per chi può e convivenza fra le mura domestiche che può essere pesante, ma in questo momento la priorità deve essere data alla salute”. Un discorso che, secondo De Masi, vale anche per i bambini di tutte le età compresi quelli più piccoli. “Se non è possibile, non è possibile – conclude – non si vuole prendere atto che la pandemia esiste”.
Scuola, De Masi: Chiusura non sarebbe dramma, basta con i piagnistei
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