“Potremmo dare loro gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso…”. Questa la frase choc postata sul suo profilo Facebook da Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea, sotto un’immagine che ritrae il capo del gruppo degli stupratori di Rimini. “Io sono stufo – scrive il primo cittadino leghista – di sentire buonisti che si indignano quando la terza carica dello stato continua ad incitare un immigrazione senza controllo che porta nel nostro paese bestie come queste”.
“Lungi da me incitare allo stupro o alla violenza sulle donne. Penso che chiunque commetta un reato del genere non debba più uscire dalle patrie galere Italiano o straniero che sia. Detto questo ritengo che sia ineludibile e non giustificato il ruolo della terza carica dello stato”.
Dopo l’attacco, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha telefonato alla presidente della Camera per esprimere la propria vicinanza e la ferma condanna per le espressioni usate dal sindaco. “Non possono passare inosservate simili frasi che, pronunciate da un rappresentante delle istituzioni, assumono una gravità ancora maggiore”. Il ministro ha chiesto inoltre al prefetto di Savona di porre la massima attenzione sulla vicenda.