Lo Stato islamico ha ucciso padre Paolo Dall’Oglio “pochi giorni dopo la sua cattura a Raqqa”. Lo ha rivelato un ex membro dell’Isis, ora prigioniero in un carcere curdo nel nord della Siria, intervistato dal giornale panarabo Asharq al-Awsat.
Il gesuita italiano è scomparso in Siria nel luglio del 2013 e secondo il racconto del miliziano, identificato come AA di nazionalità marocchina, l’Isis lo avrebbe ucciso subito dopo averlo catturato a Raqqa, allora solo parzialmente controllata dai jihadisti. “I leader dell’Isis mi hanno detto che ad uccidere il sacerdote italiano è stato Abu Luqman al-Raqawi, membro Isis originario di Raqqa”, ha dichiarato AA, nato a Rabat nel 1982, senza però fornire prove.
“Nell’estate del 2014 siamo stati contattati da un’associazione legata al Vaticano che, tramite mediatori in Turchia, chiedeva di incontrarci per conoscere la sorte di Padre Dall’Oglio e di un giornalista italiano allora scomparso”, ha raccontato l’ex militante Isis che ha aggiunto: “Ho allora chiamato il comandante generale Abu Muhammad al Iraqi, e lui ha avvertito di non fare domande su Padre Paolo e ha rifiutato di incontrare l’associazione”. AA ha parlato anche dell’esistenza di un certo Abu Muslim Tawhidi, responsabile dell’Ufficio dei prigionieri: “I dossier erano tutti in mano sua. Lui solo sa chi è stato ucciso e chi è rimasto in vita”.