Brescia città più inquinata d’Italia. Lo dicono i dati del rapporto Ispra-Snpa ‘Qualità dell’Ambiente Urbano’ che attesta come continuino i superamenti del PM10 nelle città italiane: i dati preliminari mostrano valori oltre la norma in 19 aree urbane con la città lombarda capofila dei superamenti e Viterbo che, almeno finora, non ha mai oltrepassato il limite. Brescia, è la città con maggior numero di superamenti, seguita da Torino e Lodi con 69.
Brutte notizie anche sul fronte frane e alluvioni: il 3,6% delle città, dove risiedono quasi 190 mila abitanti, rientra nelle classi a maggiore pericolosità per frane. I valori salgono al 17,4%, superando anche la media nazionale del’8,4%, se si parla di probabilità di alluvioni nello scenario medio. Dei 5.248 interventi contro il dissesto distribuiti su tutto il territorio nazionale 460 riguardano i 120 comuni.
In linea generale nei comuni capoluoghi di Provincia, il rischio frana e meno rilevante rispetto a quello del territorio italiano: il 3,6% del territorio e classificato a pericolosità da frana elevata P3 e molto elevata P4 (Piani di Assetto Idrogeologico) a fronte di una media nazionale che raggiunge, nelle stesse classi di pericolosità, lüf 8,4%. Complessivamente sono 24.311 le frane censite fino al 2017 nei 120 comuni. I Comuni con più abitanti a rischio frana sono: Napoli, Genova, Catanzaro, Chieti, Massa e Palermo. Negli stessi territori la probabilità di alluvione e pero superiore alla media nazionale: la percentuale di aree a pericolosità media P2 (tempo di ritorno tra 100 e 200 anni) e pari al 17% del territorio dei 120 comuni, mentre il dato nazionale si attesta a lüf8,4%. Inoltre, la popolazione a rischio alluvioni nelle stesse aree (2.195.485 ab.) e pari al 12% della popolazione residente a fronte di un dato nazionale del 10,4%. Vi sono 14 Comuni con piu di 50.000 abitanti a rischio alluvioni e 7 Città metropolitane con piu di 100.000 abitanti a rischio.
Inoltre si verificano fenomeni di sprofondamento in particolare a Roma dove, solo negli ultimi 10 mesi del 2018 si registrano ben 136 voragini. Complessivamente, dal 1960 ad agosto 2018, nei 120 Comuni si contano 2.777 sinkholes dei quali – oltre a quelli della capitale – 562 a Napoli,150 a Cagliari, 72 casi a Palermo. Tendenzialmente sono le città del Centro-Sud Italia quelle maggiormente interessate dal fenomeno che risulta contenuto, invece, nel nord Italia anche se si registra un aumento dei casi.
Buoni i risultati per quanto riguarda lo stato chimico delle acque: il 40% delle città ha tutti i corpi idrici nel proprio territorio in stato Buono e solo il 13% in stato Non Buono. Storia diversa per i pesticidi nelle acque superficiali che rivelano concentrazioni superiori ai limiti normativi in 24 comuni sui 65 esaminati, mentre per le acque sotterranee il 7,3% dei punti, presenta concentrazioni sopra ai limiti consentiti.