Deve restare in carcere Marcello De Vito, l”ex presidente dell”Assemblea capitolina arrestato il 20 marzo per corruzione. Il tribunale del Riesame di Roma ha respinto l’istanza dei suoi legali, ribadendo la misura cautelare in carcere anche per l”avvocato Camillo Mezzacapo. Rimangono ai domiciliari l’imprenditore Gianluca Bardelli e l’architetto Fortunato Pititto.
De Vito e Mazzacapo sono accusati di aver costruito un meccanismo per cui gli imprenditori (in questo caso Luca Parnasi) che volevano un aiuto da De Vito per i loro affari, potevano arrivarci pagando Mezzacapo attraverso incarichi professionali. Mazzacapo e De Vito avevano costruito insieme una società che serviva, appunto, per raccogliere queste “parcelle”. Nelle intercettazioni, i due discutono di dividere i primi proventi: De Vito li vorrebbe subito e l’avvocato lo invita ad asepttare di essere uscito dal suo incarico politico.