Matteo Salvini va a Chiomonte in Valsusa a far visita ai poliziotti che da anni “difendono il cantiere della Tav“. Ed è subito tensione: una cinquantina di manifestanti No Tav posizionati davanti alla centrale idroelettrica ha tentato di forzare le reti di accesso al cantiere ed è stata respinta dalle forze dell’ordine.
“Io sono qui non in polemica con nessuno ma per costruire. Siamo un Governo che fa squadra”.ha detto Salvini al suo arrivo, rispondendo a una domanda sulle diverse posizioni in seno all’esecutivo (come è noto, l’M5S è decisamente contrario all’Alta Velocità). “Prima si fa meglio è – ha aggiunto Salvini – Qui non ci sono ultrà del sì o del no”, ha aggiunto. Poi ha detto parole concilianti nei confronti degli alleati: “I Cinque stelle hanno ragione perché il progetto è partito probabilmente sovrastimato, si può controllare, si può rivedere, ma ci sono 25 km di tunnel scavati sotto la montagna: io ritengo sia più utile spendere soldi per finirlo che per riempirlo. Sospendere e riempire i buchi aperti costa di più che andare avanti”. E ancora: – “Si stanno facendo tanti tunnel nelle Alpi. Tutti stanno andando avanti, noi saremmo gli unici che si fermano”
Ma la polemica a distanza con Di Maio non si ferma: “Non vado a Chiomonte – dice il ministro del Lavoro uscendo da Montecitorio – , visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere di Chiomonte non è un’incompiuta, ma una mai iniziata”. E poi: “La spesa del Tav può essere benissimo dirottata sulla metropolitana di Torino o sull’autostrada Asti-Cuneo. Lasciamo i soldi a quel territorio ma investiamoli per cose prioritarie”,