La favola di Jannik Sinner, l’azzurro che ha già prenotato il futuro, continua. Il 18enne altoatesino, astro nascente del tennis tricolore, infiamma il pubblico del veloce indoor dell’Allianz Cloud di Milano centrando l’accesso all’ultimo atto della terza edizione delle Next Gen Atp Finals. A contendere il titolo all’azzurro, numero 93 del ranking mondiale, sarà l’australiano Alex De Minaur. Sinner, entrato in tabellone con una wild card, dopo aver vinto il Gruppo B grazie ai successi su Tiafoe e Ymer – e la sconfitta indolore con Humbert nel match che ha chiuso i round robin – ha superato in semifinale il serbo Miomir Kecmanovic, numero 60 Atp. All’altoatesino sono serviti quattro set per piegare l’avversario, battuto con il punteggio di 2-4, 4-1, 4-2, 4-2, in un’ora e un quarto di gioco.
Un successo che vale l’approdo in finale, ma anche un record: con i suoi 18 anni e tre mesi, Sinner diventa il più giovane giocatore nella storia del torneo ad aver raggiunto l’ultimo atto, e il primo azzurro. Ora il pubblico italiano chiede al talento di San Candiolo di regalargli un’altra notte magica. Quella decisiva. Contro De Minaur, che nella sua semifinale si è imposto per 4-2 4-1 0-4 4-2 sullo statunitense Frances Tiafoe, serve scrivere il lieto fine alla favola milanese. Anche se il grande favorito è l’australiano, numero 18 Atp e finalista Next Gen lo scorso anno dove si arrese al greco Stefanos Tsitsipas. Serve un’impresa. E arricchire di un’altra perla una stagione semplicemente strepitosa. L’azzurro ha bruciato le tappe e alzi la mano chi avrebbe scommesso su di lui, partito fuori dai primi 500 del ranking mondiale. Stupendo tutti, Sinner ha raggiunto la prima semifinale Atp ad Anversa il mese scorso dopo essersi aggiudicato due titoli challenger (Bergamo e Lexington), vinto il suo primo match in un Masters 1000 (Roma) e preso parte al suo primo main draw Slam (Us Open). Ma il diamante azzurro non ha alcuna intenzione di accontentarsi, e di fermarsi.