Soldi accumulati con l’evasione fiscale, e destinati al finanziamento del gruppo integralista islamico Al Nusra. Dieci persone arrestate per terrorismo in Abruzzo (8 di origine tunisina e 2 italiana) fra loro anche l’Imam della moschea Dar Assalam di Martinsicuro, nel Teramano. In manette anche una commercialista italiana. Sono tutti accusati di reati tributari e autoriciclaggio con finalità di terrorismo. Sequestrati soldi e immobili per oltre 1 milione di euro.
Gli indagati, tramite alcune società operanti nel settore della rifinitura edilizia e nel commercio di tappeti, creavano numerosi artifici contabili per distrarre ingenti somme di denaro, destinate anche a Imam con dimora nel nostro Paese. La complessa e articolata indagine, condotta dai carabinieri del R.O.S. e dai finanzieri del G.I.C.O. di L’Aquila, è iniziata nel mese di marzo quando sono stati perquisiti oltre 20 obiettivi, dislocati tra l’Abruzzo, il Piemonte, la Lombardia e le Marche. Le ricerche hanno portato alla scoperta di documentazione contabile e materiale ideologico riconducibile ad attività connesse con il finanziamento al terrorismo,
A disposizione degli inquirenti anche un’intercettazione tra due arrestati: “Che botta però a Parigi eh, mi tengo la mia opinione per me, e me lo tengo nel cuore. Non è la questione credere o non credere, se ti è piaciuta o non ti è piaciuta. Con loro che uccidono i nostri figli noi uccidiamo i loro figli, con loro che uccidono le nostre donne noi uccidiamo le loro donne”.