I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Cuneo questa mattina hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino marocchino residente in Italia. Al centro delle indagini, coordinate dalla procura distrettuale di Roma, le attività criminali poste in essere dall’uomo colpito dal provvedimento restrittivo, gravemente indiziato di istigazione a delinquere per finalità di terrorismo e partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo.
Le indagini hanno appurato che il giovane utilizzava i suoi account sui social network per fare propaganda jihadista inneggiante al martirio, alla ricompensa che Dio concederà alla comunità dei musulmani impegnati nel jihad, alla punizione che la stessa riserverà ai miscredenti, esaltando le gesta, il valore ed il coraggio dei combattenti in nome di Allah.
Il fermo arriva all’indomani di una maxi operazione antiterrorismo che ha permesso di smantellare la rete di contatti di Anis Amri, il tunisino autore della strage ai mercatini di Natale di Berlino nel dicembre 2016.
Nei giorni scorsi sono finiti in manette, con l’accusa di affiliazione all’Isis, un giovane marocchino a Torino e un presidente di un’associazione culturale a Foggia.