“Il lavoro degli esperti sulla radicalizzazione non si ferma, ma continuerà nei prossimi mesi”. Così il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “L’Italia ha un numero minore di ‘radicalizzati’ o foreign fighter, rispetto ad altri Paesi”. I luoghi a rischio per il premier sono “carceri e web”, in quanto “principali luoghi di radicalizzazione”.
“Dobbiamo costruire una rete contro il ‘manuale del terrore’ che sta sul web”. Così il ministro dell’Interno Marco Minniti, presentando il lavoro della Commissione di studio sul fenomeno della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista. Il capo del Viminale ha precisato: “Abbiamo un livello di integrazione meno problematico perché in Italia è cominciata dopo rispetto ad altri Paesi. Quindi possiamo affrontare insieme il tema della radicalizzazione e dell’integrazione”.