Roma, 10 nov. (LaPresse) – “Sono quattro i film italiani della principale sezione competitiva del Tff, Torino 33, fra cui due opere prime ‘L’orso’ e ‘Lo scambio’ di Salvo Cuccia. Poi ci sono una terza e una seconda opera: ‘Colpa del comunismo’ di Elisabetta Sgarbi e ‘Mia Madre fa l’attrice’ di Mario Balsamo. Sono 4 film uno diverso dall’altro, un bello squarcio su dove va il cinema italiano più sommerso e con meno esposizione internazionale. Alcuni anni fa ha vinto proprio un film di questo tipo ‘La bocca del lupo’ di Pietro Marcello, un documentarista che ha fatto un film in bilico fra documentario e finzione. Questi sono documentari che creano personaggi, uno dei crinali più interessanti del cinema italiano”.
Lo ha detto Emanuela Martini, la direttrice artistica del Torino film festival, al via il 20 novembre per chiudersi poi il 28 novembre nel capoluogo regionale piemontese, a margine della conferenza stampa sull’evento tenutasi oggi a Roma.(Segue).
