Uno dei sub-speleologi che hanno contribuito a salvare i 12 ragazzi thailandesi rimasti bloccati in una grotta ha fatto sapere che potrebbe intraprendere azioni legali contro Elon Musk, dopo che l’imprenditore l’ha definito un “pedofilo“. L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha attaccato duramente il sub Vernon Unsworth, con accuse gravi e senza fornire alcuna prova, dopo che il sommozzatore ha bocciato la sua offerta di fornire un sottomarino in miniatura per estrarre i calciatori dalla caverna di Tham Luang, definendola una “trovata pubblicitaria”. Unsworth ha detto che il prototipo di Musk non avrebbe avuto “assolutamente nessuna possibilità di lavorare”.
Musk ha reagito con una serie di tweet in cui si riferiva al sub, senza fare il suo nome, chiamandolo ‘pedo guy’. Musk in seguito ha cancellato i tweet, ma Unsworth ha comunque fatto sapere di stare prendendo in considerazione l’ipotesi di un’azione legale. Lo speleologo ha detto ad Afp che prenderà una decisione quando tornerà nel Regno Unito questa settimana, e che l’episodio con Musk “non è finito”. I tweet di Musk intanto hanno suscitato la condanna dei partecipanti alla missione. Claus Rasmussen, un istruttore di sub impegnato a Phuket, ha definito le accuse “inappropriate” e ha elogiato il ruolo di Unsworth nel salvataggio. “È il ragazzo che ha mappato la maggior parte di quella grotta”, ha detto.