Nella notte tra sabato 28 ottobre e domenica 29 si dormirà un’ora in più. L’ora legale lascia il posto a quella solare e alle 3 del mattino le lancette torneranno indietro di un’ora. La mattina avremo più luce anche se il sole tramonterà prima.
Questo passaggio non sarà indolore e il nostro fisico avrà necessità di adeguarsi al piccolo cambiamento. Il nostro cervello si sincronizza automaticamnete con l’alba e questo cambio repentino d’orario altera i ritmi sonno-veglia. Potremo essere soggetti ai sintomi di un mini jet lag: affaticamento, stanchezza, problemi ad addormentarsi, un po’ di depressione o irritabilità.
Sarà normale allora provare nei primi giorni un senso di affaticamento e di stanchezza, difficoltà ad addormentarsi, cali di attenzione e un po’ di depressione o di irritabilità. Ma niente paura: è l’effetto simil jet-lag di questo cambiamento nell’orario.
Gli esperti consigliano di andare a dormire un po’ prima per almeno 2 settimane e svegliarsi presto, in modo da permettere al corpo di adattarsi. Importante anche mangiare bene, facendo attenzione a non consiumare té, caffé o cibi che contengono molto sodio.
Il 25 marzo 2018 tornerà l’ora legale: secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, quest’anno la convenzione, introdotta per la prima volta nel 1916, ha permesso di risparmiare 567 milioni di kilowattora, pari a 110 milioni di euro.