E’ iniziata sulle note dell’Inno d’Italia nell’aula della Camera la cerimonia per le celebrazioni del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. A dare il via alle celebrazioni la presidente della Laura Boldrini. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla Camera per la celebrazione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Ad accoglierlo, Romano Prodi, il premier Paolo Gentiloni, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, i ministri Graziano Delrio e Roberta Pinotti, il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Mattarella si è poi recato nella stanza del governo insieme ai presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini. Fuori Montecitorio la piazza è blindata. Bloccata anche piazza Colonna.
La Lega Nord ha deciso che non parteciperà ai lavori del’aula di Montecitorio in seduta comune per la celebrazione del sessantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma. I parlamentari del Carroccio manifesteranno a partire dalle 12 con un sit-in di fronte al palazzo “per dire no a questa Eurpoa di banchieri e traditori”.
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Un discorso molto atteso quello di Mattarella che aprirà le celebrazioni che vedranno nella capitale i 27 capi di Stato membri dell’Unione, con mogli e delegazioni a seguito. Oggi è la giornata della riflessione su cosa l’Europa vuole diventare, in un momento di grande di grande difficoltà interne ed esterne. Mattarella per questo ribadirà che l’appuntamento di Roma non vuole e non deve essere una sola occasione celebrativa ma di rilancio, un rigenerato punto di partenza per l’Ue. L’Unione europea ha detto ai Parlamenti Ue venerdì scorso, in un pranzo al Quirinale, “è largamente migliorabile, e tutti abbiamo la nostra parte nel farla funzionare meglio” e “le critiche, a volte ingenerose e infondate, affondano spesso le loro radici in alcuni limiti dell’agire dell’Unione che tutti abbiamo di fronte ai nostri occhi”. Insomma l’Unione ha sicuramente qualcosa di cui rimproverarsi, ma ora è il momento di riscoprirne radici ed essenza della sua esistenza per il bene comune.
BOLDRINI: UNIONE MODELLO ESEMPLARE. “E il 60° anniversario dei Trattati di Roma deve rappresentare l’avvio di un cambiamento. La nostra reazione deve partire innanzitutto dalla consapevolezza di che cosa ha rappresentato in questi decenni l’integrazione europea e dei benefici raggiunti grazie ad essa. Abbiamo innanzitutto garantito la pace, in un continente che nel corso dei secoli aveva conosciuto molte guerre fratricide”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini, nel suo intervento alla celebrazione del Sessantesimo anniversario dei trattati di Roma in corso nell’aula di Montecitorio. “Abbiamo reso possibile la libertà di movimento consentendo così ai nostri popoli di conoscersi sempre più intensamente, superando pregiudizi e diffidenze. Abbiamo assicurato le condizioni per uno sviluppo che mira alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, alla crescita economica e al progresso, alla lotta all’esclusione sociale e alle discriminazioni – aggiunge -. L’Unione costituisce, infine, un modello esemplare per il mondo intero, per quanto riguarda la salvaguardia della dignità delle persone, dei diritti fondamentali, della democrazia e dello Stato di diritto. Nei Paesi dell’UE alle donne sono riconosciuti gli stessi diritti degli uomini e nel nostro continente è bandita la pena di morte. Tutto questo non può essere né dimenticato, né sottovalutato”.