La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati altre quattro persone in relazione al treno deragliato nei pressi della stazione di Pioltello. Si tratta di quattro tecnici dell’unità di manutenzione territoriale di Rfi, Vincenzo Macello, Ernesto Salvatore, Marco Albanesi e Andrea Guerini.
Le nuove iscrizioni seguono quelle che nei giorni scorsi hanno riguardato i vertici di Trenord e Rfi, tra cui l’ad di Rete ferroviaria italiana Maurizio Gentile e il direttore della produzione Umberto Lebruto e l’ad di Trenord Cinzia Farisé e il direttore operativo della società Alberto Minoia. Per tutti l’ipotesi è di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo per la morte di tre pendolari che viaggiavano sul treno che si è schiantato il 25 gennaio. I quattro nuovi indagati hanno ricevuto oggi gli avvisi di garanzia. Si tratta di iscrizioni tecniche, come le precedenti, per permettere agli indagati di partecipare agli accertamenti irripetibili previsti dagli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti. Nella giornata di ieri sono state perquisite le sedi delle società e la procura ha diffuso un volantino per chiedere ai passeggeri del treno di contattare la sezione di polizia giudiziaria per raccogliere ulteriori informazioni sull’incidente. Per domani sono attese le autopsie delle tre vittime dello schianto.
Nel frattempo sul caso del deragliamento è tornato l’ad di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini: “Ci stanno lavorando Rfi e Trenord in collaborazione con gli inquirenti, credo che sia ancora molto presto, indicazioni più precise possono venire solo da un’analisi tecnica molto approfondita che stanno facendo gli inquirenti affiancati dai tecnici e dai periti di parte delle società coinvolte”, ha detto, a margine dell’evento ‘Open Italy’ al Politecnico di Milano.