Un terzo attentato incendiario contro i dispositivi ferroviari si è verificato tra le 12 e le 13 a Caldonazzo, in provincia di Trento. Sul caso indaga la Digos di Trento, città che fino a domenica ospita il 91esimo raduno nazionale degli alpini. Per il momento, spiegano dalla questura, non ci sono rivendicazioni. Gli investigatori seguono la pista anarchica. Nella notte erano state attaccate due cabine a Lavis sulla linea del Brennero, causando disagi alla circolazione.
“Gli episodi di sabotaggio avvenuti questa notte in Trentino stanno avendo grande ricaduta mediatica. L’Associazione nazionale alpini, pur rammaricandosi di questi fatti, ritiene che si tratti di fenomeni deprecabili ma assolutamente ininfluenti sullo spirito alpino che anima l’associazione”, comunica l’Associazione nazionale degli alpini a seguito dei tre attentati avvenuti in provincia di Trentolungo la linea ferroviaria del Brennero e della Trento-Malè, che potrebbero essere riconducibili con la presenza delle penne nere in città per la 91esima Adunata nazionale.
“In particolare – continuano gli alpini – questa Adunata nella città di Trento ha proprio lo scopo di ribadire la volontà di costruire serenamente un clima di collaborazione e di fraternità reciproca. Per queste ragioni l’Ana sente di poter vivere questi momenti con assoluta serenità d’animo, attorniata dalla stima e dall’affetto della popolazione locale, evitando di enfatizzare episodi che rimangono marginali e ben al di sotto della rilevanza che probabilmente volevano attribuirvi i loro autori”.